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Un concerto in ricordo della shoah il 28 al Teatro Verdi (ore 18:00)

 

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«La memoria sulla sabbia», evento offerto alla cittadinanza.

Sono stati presentati stamani, nell'ambito del più ampio programma delle iniziative organizzate dal Comune di Pordenone nel ricordo della Shoah, i dettagli del concerto La Memoria sulla Sabbia che Camera di Commercio di Pordenone - Udine, assieme alla stessa Amministrazione comunale, alla Regione FVG e al Teatro Verdi, con la collaborazione di Fondazione Friuli e Cinemazero, offriranno alla cittadinanza.
L'evento, in programma il 28 gennaio alle 18:00 al Teatro Verdi di Pordenone, è gratuito e chiunque potrà quindi accedervi nel rispetto delle misure anti-pandemiche e previa prenotazione che potrà essere effettuata on line (» https://teatroverdipordenone.ticka.it/ (link esterno)) o direttamente alla biglietteria del teatro (lunedì-venerdì dalle 16:00 alle 19:00, sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00).
Suoneranno, per la speciale occasione, il clarinettista Anton Dressler e il NefEsh TRIO (violino, chitarra e contrabbasso), «strumenti che non si vedono spesso insieme – ha spiegato il consulente artistico del Verdi, Maurizio Baglini – e che daranno vita a una carrellata di brani dal sapore balcanico e mediorientale al tempo stesso». La memoria come parola scritta sulla sabbia, facilmente cancellabile dal vento o dall'acqua, e questo non deve accadere. «Dressler – ha aggiunto Baglini – è uno dei massimi conoscitori e interpreti della musica yiddish e Klezmer. A lui è stato chiesto di costruire un programma capace di rappresentare il senso più profondo della Giornata della Memoria (27 gennaio): la necessità di non dimenticare e, al tempo stesso, di andare avanti, con lo sguardo volto al progresso sociale, umano ed emotivo. Dressler ha così coinvolto un trio atipico, conoscitore della musica ebraica con pochi eguali: il NefEsh Trio, il cui nome riunisce due parole ebraiche che significano “anima” e “fuoco”. Clarinetto, violino, chitarra e contrabbasso, riuniti in una formazione musicale di assoluta eccellenza, per un concerto dal forte significato simbolico, artistico e civile».
Il Vicepresidente di CCIAA di Pordenone – Udine, Michelangelo Agrusti ha rivolto anzitutto un grazie all'Amministrazione comunale che, sin dal suo esordio – ha detto – ha voluto celebrare la Giornata della Memoria, momento che le democrazie occidentali debbono a mio avviso, a loro volta celebrare degnamente, direi come fatto fondativo della nuova Europa. Tanto più che oggi i testimoni diretti si stanno estinguendo. Il concerto del 28, al quale invito la cittadinanza tutta, servirà anche a far comprendere come nell'ebraismo esista anche una cultura musicale profonda».
L’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, riferendosi alla cancel culture (Una mia ossessione combatterla, ha detto), ha spiegato che il concerto rientra in quel novero di compiti propri delle Istituzioni che è quello, ha aggiunto, di evitare che possa prendere il sopravvento chi cerca di cancellare la memoria rispetto a momento terribili, tra i peggiori che l'umanità abbia passato.
Il sindaco, Alessandro Ciriani, riferendosi più ampiamente al calendario di eventi organizzati dal Comune, ha spiegato che il rischio più grave quando si celebrano momenti importanti come questo è quello di cadere nella retorica, nella ritualità e nella ripetizione; occorre, piuttosto e sempre la consapevolezza che si sta onorando una tragedia epocale, serve originalità, qualcosa che scuota le coscienze.
Giovanni Lessio, amministratore delegato del Teatro Verdi, che da anni ha in calendario appuntamenti in occasione della Giornata della Memoria, ha parlato, riferendosi al concerto, di spettacolo molto particolare frutto del punto di incontro tra amministrazione pubblica, impresa e associazioni culturali. Molto più ampio e prevalentemente legato al calendario delle iniziative del Comune, l’intervento introduttivo dell’assessore alla Cultura, Alberto Parigi, soffermatosi sulla necessità di imprescindibile di approfondire.

Anton Dressler (clarinetto)
Descritto come un clarinettista dalla sensibilità ipnotica, Anton Dressler suona regolarmente come solista in Paesi come Italia, Belgio, Germania, Francia, Russia, Svezia, U.S.A., Israele e Taiwan, al fianco di nomi come Mischa Maisky, Julian Rachlin, Jean-Yves Thibaudet, Boris Petrushansky, Itamar Golan, Ingrid Fliter, Vladimir Spivakov, Pavel Vernikov, Olga Kern e di formazioni come S. Petersburg Quartet, l’Aviv Quartet, la Moscow Chamber Orchestra, la Seasons Chamber Orchestra. La sua intensa attività concertistica lo vede esplorare sia l’ambito classico che gli aspetti più contemporanei; nutre un'autentica passione per il live electronics, oltre che per un crossover che lo porta a confrontarsi con il jazz e la musica Klezmer.

NefEsh TRIO
Daniele Davide Parziani (violino), Manuel Buda (chitarra), Davide Tedesco, (contrabbasso)
Due parole ebraiche, NefEsh, anima, ed Esh, fuoco. Nella loro fusione, NefEsh, è l’essenza della ricerca del Trio. Daniele Davide Parziani, Manuel Buda, e Davide Tedesco si incontrano per la prima volta nel giugno 2006. Alle loro spalle, la lunga formazione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e una non comune esperienza parallela in diversi altri generi musicali, quali il tango, il rock, il jazz e la musica popolare. Da tutto questo nasce un’idea di musica che fin da subito li ha legati, e che gli ha portato prestigiosi riconoscimenti e successi nel corso degli anni. NefEsh Trio ha condiviso il palco, fra gli altri, con Malika Ayane, Raiz, Eyal Lerner, Giovanni Nuti, Anton Dressler, il coro ebraico di Milano Kol Ha Kolot, il gruppo israeliano Eve’s Women e l'ensemble vocale di Artiste del Coro del Teatro alla Scala di Milano.

 

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Data di Aggiornamento
31/01/2022 - 09:18