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Teatro Verdi gremito per ‘La memoria sulla sabbia’

 

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«La memoria sulla sabbia», concerto offerto alla cittadinanza per celebrare il Giorno della Memoria

Teatro Verdi gremito, venerdì 28 gennaio, per «La memoria sulla sabbia», concerto che Camera di commercio di Pordenone-Udine, Comune di Pordenone, Regione FVG e Teatro Verdi, con la collaborazione di Fondazione Friuli e Cinemazero, hanno offerto alla cittadinanza nell'ambito delle iniziative organizzate attorno al Giorno della Memoria.
Preceduta da una toccante proiezione di alcuni filmati d'epoca riguardanti la liberazione degli ebrei dai campi di concentramento, la performance di NefEsh TRIO e del clarinettista Rouben Vitali, subentrato ad Anton Dressler, è stata particolarmente apprezzata dal pubblico che, al termine, ne ha richiesto un bis.
Una carrellata di brani dal sapore balcanico e mediorientale al tempo stesso di musica yiddish e Klezmer alternate in un programma capace di rappresentare il senso più profondo della Giornata della Memoria: la necessità di non dimenticare e, al tempo stesso, di andare avanti, con lo sguardo volto al progresso sociale, umano ed emotivo.

Prima del concerto, presentato dal direttore dell’Azienda Speciale camerale, Emanuela Fattorel, il Vicepresidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine, Michelangelo Agrusti, primo promotore dell'iniziativa, aveva parlato di «angoscia senza pari, una cosa unica e terribile» e del ruolo che anche l’Italia ha avuto nelle operazioni di deportazione e dell’antisemitismo.
«La storia - ha detto - ci ricorda che le liste degli ebrei di Roma, di Padova o Trieste spesso furono stilate da italiani che si unirono anche alle azioni di rastrellamento. L’essere stati complici come nazione è un senso di colpa che abbiamo rimosso. Ma è bene ricordare: perché l’antisemitismo è di nuovo di moda in quest’Europa, succede in Germania, Francia e anche da noi. Siamo qui per ricordare - ha aggiunto - affinché la memoria sia l’antidoto acché queste cose non si ripetano, e per manifestare a tutti gli ebrei ed israeliani la nostra concreta solidarietà».

Per il Vicesindaco di Pordenone, Emanuele Loperfido, che ha mutuato alcune parole di Primo Levi, «comprendere è impossibile, certo, però tutto questo è accaduto. Il compito delle istituzioni è quello di tramandare la memoria e la conoscenza anche attraverso nuove chiavi narrative o forme di comunicazione come questa».

Patrizia Del Col, segretaria della sezione di Pordenone di Aned, l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti, ha parlato di «memoria che porta a una consapevolezza che passa anche attraverso queste nuove iniziative. Aned è impegnata in attività didattiche nelle scuole per offrire ai giovani, sui quali poggia il futuro della nostra società, conoscenza della storia. Un passato in cui sono rimaste coinvolte anche tante famiglie del Friuli Occidentale dove non è avvenuta una deportazione razziale ma politica, di coloro i quali si erano opposti ai regimi o avevano aiutato in qualche modo i partigiani».

 

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Data di Aggiornamento
21/02/2022 - 09:38