Digitalizzazione e sostenibilità: il sistema camerale al fianco delle imprese nella sfida con i competitors europei
Il Presidente Giovanni Da Pozzo: LEF, iconica eccellenza in seno al sistema camerale | Il VP Michelangelo Agrusti: Realtà al servizio di tutto il Friuli Venezia Giulia | Il DG di DINTEC Romeo: Il problema centrale è legato alle competenze | L’efficienza del sistema dei PID più volte riconosciuta a livello europeo
Il percorso di digitalizzazione delle imprese italiane, soprattutto di quelle dimensionalmente meno importanti, è ancora in salita e altrettanto impegnativo è quello legato alle competenze 4.0 dei singoli, di cui l’Italia ha drammaticamente necessità – almeno il 35% della forza lavoro attiva nei segmenti di interesse nell’arco di pochi anni – per accorciare del tutto o in parte il gap che la separa dai principali competitors europei: è quanto emerso questa sera nel corso del convegno promosso dalla Camera di commercio di Pordenone-Udine alla LEF in materia di tecnologie digitali collegate ai consumi energetici in ottica di sostenibilità.
Un meeting, è stato ricordato, svoltosi in un luogo iconico – di cui l’ente camerale è socio – poiché ha dato i natali, precorrendo i tempi, al Piano Impresa 4.0, booster cruciale nell’avvio del processo di trasformazione digitale delle imprese italiane e del conseguente mutare dei modelli di business. «È, questa – ha detto il Presidente della Camera di commercio di Pordenone – Udine, Giovanni Da Pozzo – una delle eccellenze in seno al sistema camerale, è un importante riconoscimento alle imprese che ne hanno propiziato la nascita accanto a chi, in questi anni – il riferimento esplicito di Da Pozzo è per l’ex Presidente della Camera di commercio di Pordenone, Giovanni Pavan e l’attuale vicepresidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine e della LEF, Michelangelo Agrusti, omologo in Confindustria Alto Adriatico – ha costruito pezzo per pezzo questa splendida realtà inserendola nel cosiddetto Sistema Alto Adriatico».
Proprio Agrusti, che ha ricordato che della compagine azionaria, oltre a Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company – che detengono la maggioranza – fanno parte anche Confindustria Udine, oltre naturalmente alla Camera, ha spiegato che l’azienda modello «è una struttura al servizio di tutto il Friuli Venezia Giulia dove vengono a fare formazione, anche, manager di multinazionali del calibro di Coca Cola e Microsoft». Lo stesso Presidente della LEF – presente al convegno anche il DG, Marco Olivotto – ha informato che l’azienda digitale modello annovera nel proprio portafoglio clienti anche il ministero della Difesa e l’Arma dei Carabinieri in tema specifico di cybersecurity.
Sul punto più specifico della digitalizzazione del sistema Italia si è soffermato ampiamente Antonio Romeo, direttore di DINTEC, la rete dei Punti Impresa Digitale e i servizi digitali alle imprese (PID) secondo il quale all’interno dell’Europa a più velocità c’è un’Italia altrettanto discontinua: «Questo territorio – ha detto riferendosi all’area Settentrionale del Paese – è più avanti rispetto ad altre zone del Mezzogiorno, del 10% circa. Ciò nonostante, resta da colmare un gap importante che distanzia dalle altre, soprattutto, le micro e piccole imprese. Il sistema camerale è intervenuto per parte sua con la nascita dei PID, una rete presente in tutte le camere di commercio che operano in coordinamento nazionale, strutturata su quattro livelli di servizio».
Un sistema efficiente, come ha aggiunto Romeo, che ha sostenuto tramite voucher, erogando sin qui 140 milioni di euro, gli investimenti delle imprese, ricevendo importanti riconoscimenti a livello europeo quale, a esempio, da diversi anni, la best practice UE. Per il direttore di DINTEC le prossime sfide riguardano prioritariamente le competenze (siamo penultimi a livello europeo per grado di competenze digitali), un upgrading delle attività privilegiando la customizzazione dei servizi, la creazione di reti e, non da ultima, anzi forse quale primo target, la doppia transizione, far comprendere alle imprese - ha concluso - che il digitale è importante, potentissimo per fare sostenibilità.